La torre di Pisa (a 24 km)
Pochi monumenti sono così
conosciuti nel mondo come la torre pendente di Pisa.
Il celebre campanile di Bonanno
Pisano ha compiuto otto secoli di vita, essendo
stato iniziato nel 1173.
La Torre di Pisa non è solamente il campanile
del Duomo, ma anche e soprattutto la costruzione
più caratteristica della città.
Principalmente, deve la sua popolarità alla
sua singolare pendenza, che l'ha resa famosa in
tutto il mondo |
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Il Duomo di PIsa
Il Duomo di Santa Maria Assunta,
al centro della omonima piazza, è la cattedrale
medievale di Pisa nonché chiesa Primaziale.
Capolavoro assoluto del romanico, in particolare
del romanico pisano, rappresenta la testimonianza
tangibile del prestigio e della ricchezza raggiunti
dalla Repubblica marinara di Pisa nel momento del
suo apogeo. |
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San Gimignano (a 32km)
San Gimignano si erge con il profilo delle sue torri, su di un colle (m.334) a dominio della Val d’Elsa. Sede di un piccolo villaggio etrusco del periodo ellenistico (III-II sec. a.C.) inziò la sua storia intorno al X secolo prendendo il nome del Santo Vescovo di Modena: San Gimignano, che avrebbe salvato il borgo dalle orde barbariche. Ebbe grande sviluppo durante il Medioevo grazie alla via Francigena che lo attraversava. Tant’è che San Gimignano ebbe una straordinaria fioritura di opere d’arte che adornarono chiese e conventi. Nel 1199 divenne libero comune, combattè contro i Vescovi di Volterra ed i comuni limitrofi, patì lotte intestine dividendosi in due fazioni al seguito degli Ardinghelli (guelfi) e dei Salvucci (ghibellini). L’otto maggio 1300 ospitò Dante Alighieri, ambaciatore della lega guelfa in Toscana. La terribile peste del 1348 ed il successivo spopolamento gettarono San Gimignano in una grave crisi. La cittadina dovette perciò sottomettersi a Firenze. Dal degrado e abbandono dei secoli successivi si uscì soltanto quando si cominciò a riscoprire la bellezza della città, la sua importanza culturale e l’originaria identità agricola. |
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Volterra (a 45 km)
Volterra, celebre per l'estrazione e la lavorazione dell'alabastro, conserva un notevole centro storico di origine etrusca (di questa epoca rimane la Porta all'Arco porta magnificamente conservata e la Porta Diana che conserva i blocchi degli stipiti) con rovine romane ed edifici medievali come la Cattedrale ed il Palazzo dei Priori sull'omonima piazza, il centro nevralgico dell'abitato. Il nome è ovviamente d'origine etrusca ed in seguito adattato al latino volaterrae. Velathri (antica denominazione dell'attuale Volterra) faceva parte della confederazione etrusca detta dodecapoli etrusca o lucumonie. Il re (e gran sacerdote) era detto luchmon (lucumone). Parte del territorio comunale fu l'epicentro del terremoto del 2 agosto 1853, che raggiunse la magnitudo 4.63 della Scala Richter ed il V-VI grado della Scala Mercalli. |
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